Due parole chiave per descrivere la Toscana sono senza dubbio “arte” e “bellezza”. Tra le arti che meglio di ogni altra immortalano il bello c’è sicuramente la fotografia, una delle più importanti forme di comunicazione, dal greco “photo grafia”, “scrivere con la luce”.

La fotografia in poco meno di due secoli ha sconvolto il nostro sistema percettivo, mentre il telegrafo e la radio avevano cancellato per sempre le barriere comunicative dello spazio, la fotografia ha saputo travalicare le barriere del tempo… Rendendo eterni i momenti storici e le immagini.

Oggi vi raccontiamo la storia, il lavoro di un maestro toscano dell’istantanea, un creativo della nostra regione che ha saputo unire arte e bellezza. In fotografia ci sono tante regole tecniche da imparare e da seguire, ma un buon maestro come Marco Donati ci insegna che dietro ogni scatto si cela un’alchimia ben più complessa di un insieme di regole… Fotografare è porre sulla stessa linea di tiro mente, occhi e cuore.

A metà dell’800 veniva presentata la nuova sbalorditiva invenzione a Parigi presso l’accademia delle Scienze e delle Arti, anche se a dirla tutta la prima foto era stata scattata già nel 1826. In Toscana questa forma d’arte arriva nel 1852, quando a Firenze viene istituita la più antica azienda del mondo nel campo della fotografia, la Fratelli Alinari. Da lì in poi il connubio tra la nostra regione e l’obiettivo fotografico non è mai tramontato, divenendo la nostra terra uno dei “set fotografici” più utilizzati al mondo.

Oggi si calcola che 3 miliardi di telefonini facciano almeno 3 miliardi di foto al giorno, e tutti postiamo stories e selfie per raccontarci e socializzare ma la fotografia dei grandi maestri come Marco Donati è un’altra roba. Chi come lui sa catturare con sapienza la realtà diventa custode di scatti che raccontano il mondo. Scegliere la posizione giusta per l’inquadratura, l’esposizione, l’orario perfetto per ottenere i colori e la luce ideali: sono conoscenze che richiedono esperienza, padronanza e tanta tanta passione!

Marco non è solo esecutore ma anche un maestro, e – con i suoi tour fotografici nella campagna toscana – prende per mano gli appassionati e li porta alla scoperta dei luoghi più belli e meno conosciuti del territorio e insegna come catturare le emozioni grazie al suo occhio rapace. Armato di Reflex Canon, contrario all’eccessiva post produzione, il protagonista della nostra storia di oggi riassume la fotografia in due parole: competenza ed intuizione.

Oltre ad essere specializzato in tour fotografici tradizionali, foto astronomiche e notturne, il fotografo toscano ha fatto della fotografia di matrimonio un vero e proprio cavallo di battaglia campo in cui Marco è uno dei numeri 1 da più di 30 anni. Andate a cercare le sue istantanee dedicate agli sposi sul web e scoprirete nei volti sottigliezze, emozioni e naturalità, oppure se volete conoscere tutta la sua produzione fotografica andate a trovarlo nel suo studio, in centro a Siena a 100 metri da Piazza del Campo.