Maggio 12, 2021
La vespa: storia di un’icona italiana senza tempo

La Toscana è celebre nel mondo sicuramente per le sue città d’arte, per i suoi paesaggi dipinti o per le sue bontà enogastronomiche. Ma non solo! Alcuni brand nati in Toscana sono dei veri e propri must, delle icone del made in Italy… Un esempio su tutti? La Vespa! Oggi andremo a Pontedera, sede della Piaggio, per raccontarvi la bellissima storia della due ruote più famosa del Pianeta Terra…

Un’icona senza tempo, un mito che ha attraversato la storia del nostro paese e che ne ha in parte definito il costume, la Vespa si è messa in mostra nei decenni – non solo nelle strade – ma anche al cinema e in televisione, diventando un vero e proprio cult internazionale. Dal 1946 ad oggi questo scooter ha accompagnato intere generazioni diventando un vero e proprio simbolo di libertà ed emancipazione, tra primi appuntamenti in sella e scorrazzate di amici coi capelli al vento.

La Vespa, insomma, non è mai stata solo un mezzo di trasporto, ma ha saputo fin da subito incarnare uno stile, una filosofia di vita!

Ma facciamo un passo indietro. Riavvolgiamo il nastro della storia… Siamo nel 1945, appena finita la seconda guerra mondiale la fabbrica di Enrico Piaggio, figlio di Rinaldo, è in macerie e i dodicimila operai che vi lavorano sono condannati alla disoccupazione e alla miseria. Nella mente dell’imprenditore si fa strada allora un’idea innovativa: sviluppare e produrre un mezzo di trasporto piccolo, robusto, agile ed economico che possa ridare impulso alla sua azienda e rimettere in moto il paese. Piaggio coinvolge nel progetto l’ingegner Corradino d’Ascanio, geniale progettista, e avvalendosi della sua esperienza nel settore aeronautico, disegna uno scooter che diventerà l’immagine stessa della creatività italiana: la Vespa. Enrico Piaggio lancia la Vespa nel 1946, come la due ruote della rinascita. Secondo la versione classica il nome sarebbe nato da un’esclamazione dell’imprenditore che alla vista del prototipo avrebbe esclamato: «sembra una vespa!»… Per via del suono del motore e della forma della carrozzeria vista dall’alto, con la parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e con la “vita” stretta. Ben presto la Vespa fu un successo planetario, venne prodotta in tredici nazioni e commercializzata in 114 paesi nel mondo; nel 1960 superò il traguardo dei 2 milioni di unità prodotte, furono 4 milioni nel 1970 e 10 milioni nel 1988. Ad oggi la Vespa ha raggiunto i 19 milioni di esemplari prodotti, con oltre 150 evoluzioni delle varie versioni. Pensate che 110.000 lire era il prezzo della Vespa 125 “U” realizzata nel 1953 e corrispondeva e due mesi di stipendio di un operaio, il costo della prima Vespa si aggirava invece intorno alle 55/66.000 lire. Un momento storico per questo brand è il marzo del 2000, quando a Pontedera viene inaugurato il Museo Piaggio, in uno dei corpi di fabbrica più antichi e affascinanti del complesso industriale, proprio laddove Rinaldo Piaggio aveva installato la propria produzione nel lontano 1924. Ancora oggi il brand Vespa non perde colpi, anzi, migliaia sono i Vespa Club nel mondo che organizzano raduni o viaggi e ai quali partecipano persone fra le più eterogenee.

I numeri e la storia della Vespa sono quelli di un successo planetario! Questo è fuori discussione! Ma qual è la ragione di tanto successo? Perché la scena di Audrey Hepburn e Gregory Peck in sella alla Vespa in “Vacanze Romane” fece innamorare mezzo mondo? Perché la canzone “50 Special” di Cremonini è diventata un tormentone? Forse la riposta migliore a queste domande sta nello slogan anni ’70 creato per la pubblicità: “Chi vespa mangia le mele!”, poi cantato anche da Vasco Rossi in “Bollicine”. Cavalcando lo spirito di rivincita e di ribellione che caratterizzava quegli anni, Piaggio seppe sviluppare un mezzo che incarnava uno stile di vita nuovo e un linguaggio che sapeva di “gioventù e libertà”. La mela, il frutto del peccato e della trasgressione, fu l’accostamento ideale.

La Vespa è diventata la Vespa, insomma, perché rappresenta il simbolo di un modo di vivere: delle gite al mare, delle vacanze, dell’essere cool, più in generale il simbolo di una vita vissuta senza paura e col rock ‘n roll di sottofondo. La Vespa è un mito alla portata di tutti, ma che al contempo ci fa sentire unici.

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