Galleria dell’accademia Firenze, da vicino Michelangelo
Nei pressi di San Marco, la Galleria dell’Accademia di Firenze è un angolo di silenziosa riflessione sulla storia culturale italiana, un intenso respiro a pieni polmoni di emozioni, sia che si sia profani o che si conosca la vita e le opere di Michelangelo. Per quanto, infatti, non sia nata come tale, la Galleria dell’Accademia di Firenze è il Museo Michelangiolesco principale, visto che espone ben sette pezzi del Buonarroti.
Il David è certamente il fulcro di tutto l’allestimento. Collocato dentro la tribuna appositamente creata nel 1827, quando si decise di proteggere il capolavoro dalle intemperie a cui era esposto in Piazza della Signoria, è un raro pezzo di arte al cospetto del quale si rimane senza parole. La concentrazione dell’individuo davanti alla sua missione più difficile, il momento che anticipa la sfida al gigante, la piccola e indifesa Firenze Repubblicana contro le minacce esterne, significati racchiusi nello sguardo, nelle dimensioni delle mani e in ogni singola calcolata forma del corpo. Un’opera umanista, che racconta dei valori umani, nella loro massima espressione.
Per arrivare a contemplare questa scultura si passa da un corridoio in cui sono esposti sei Prigioni, sei sculture non finite, sempre a firma di Michelangelo, che esprimono con forza il dolore di nascere, dell’uscire da un blocco di marmo. Sono rari esempi dell’arte sopraffina del “levare” per plasmare forme, sapiente e difficilissima arte del sottrarre, composta per sottrazione e non addizione.
All’interno troverete anche altri capolavori, dall’Orcagna a Botticelli, da Perugino fino a una intera collezione di strumenti musicali appartenuti al casato dei Medici. Prenotate per tempo il biglietto, anche se, ahimè, non è detto che questo vi eviterà la fila all’ingresso.